I dati aperti “sono dati che possono essere liberamente utilizzati, riutilizzati e ridistribuiti da chiunque, soggetti eventualmente alla necessità di citarne la fonte e di condividerli con lo stesso tipo di licenza con cui sono stati originariamente rilasciati” (fonte opendatahandbook). Sono uno dei temi chiave dello sviluppo di un territorio come il nostro, sia in termini di crescita tecnologica, sociale ed economica, che per una diffusa e forte cultura della trasparenza.
Con la disponibilià di un numero adeguato di dati aperti di qualità è possibile comprendere il mondo che ci circonda e prendere decisioni migliori. Sapere ad esempio quale percentuale delle imposte raccolte da uno stato è spesa per il sociale, gli orari dei trasporti pubblici, i valori degli inquinanti in atmosfera in una data area, quali sono le località in cui sono più diffuse le coltivazioni di alberi da frutta, quali sono gli uffici pubblici di un certo settore in un dato territorio e chi è il responsabile, ecc.. I principali “produttori” di dati aperti sono le pubbliche amministrazioni, ma lo fanno ad esempio anche aziende piccole e grandi, centri di ricerca e cittadini.
Nei due giorni qui ad ARCA, così come è possibile leggere nel programma, sono previste due modalità di sviluppo delle giornate:
- il 4 settembre sarà in modalità workshop, con due sessioni parallele con approfondimenti di temi di carattere più generale, così come il racconto di alcuni specifici progetti;
- il 5 settembre sarà invece in “gruppi di lavoro”, e attorno a dei tavoli, con penna, carta, notebook, smartphone e testa, si lavorerà insieme su dati aperti.
Il modulo di iscrizione alla giornata si trova qui e l’hashtag della giornata sarà #ODS15.